Pagine

sabato 30 maggio 2015

Kenya - Per aumento delle violenze Msf costretta a evacuare personale da campo rifugiati di Dadaab

Vita
Medici senza Frontiere lancia un appello ai gruppi armati affinché garantiscano il rispetto delle strutture mediche. La decisione di ridurre il personale nata dall'escalation di violenze nella provincia nord-orientale del Kenya. Il campo ospita 350mila rifugiati per lo più somali
Evacuati 42 operatori di Medici senza Frontiere dal campo rifugiati di Dadaab a Nairobi.L’organizzazione medico umanitaria è stata spinta a questa decisione dall’escalation di violenze e minacce nella provincia nord-orientale del Kenya. Questa misura cautelare ha già avuto un impatto diretto sulla capacità di Msf di fornire assistenza medica ai rifugiati di Dadaab in prevalenza somali.

Msf lavora a Dadaab da 20 anni ed è attualmente l'unica organizzazione a fornire cure mediche nel campo di Dagahaley uno dei cinque campi che compongono il complesso di Dadaab, dove gestisce un ospedale da 100 posti letto e due centri sanitari, diretti e gestiti da personale keniota.

Due delle quattro postazioni sanitarie di Msf sono state chiuse, l’assistenza prenatale nell’ospedale è stata sospesa, e altri servizi medici rischiano di essere compromessi dalla drastica riduzione del personale.

«I rifugiati e il personale medico stanno pagando il prezzo più alto del peggioramento delle condizioni di sicurezza», spiega Charles Gaudry, capo missione di Msf in Kenya. «L'attuale situazione sta gravemente limitando la capacità delle nostre équipe mediche di fornire aiuti umanitari alle persone che più hanno bisogno».

Msf lancia un appello ai gruppi armati affinché garantiscano il rispetto delle strutture mediche, dei pazienti e del personale in modo da poter riprendere tutte le attività al più presto.
Sono circa 350mila le persone ospitate a Dadaab, il più grande campo rifugiati al mondo. Per oltre 20 anni, è stata la casa per generazioni di somali fuggiti da un paese martoriato dal conflitto.

L'assistenza umanitaria nei campi si è ridotta negli ultimi anni a causa della crescente insicurezza e dei minori finanziamenti ricevuti da molte organizzazioni umanitarie. Ciononostante - sottolinea in una nota Msf -, Dadaab rimane un rifugio più sicuro della Somalia.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.