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sabato 22 aprile 2017

Scandalo in Bielorussia: bambini negli orfanotrofi sull’orlo della fame

Globalist
Adolescenti di 20 anni che pesano 15 chili, bambini gravemente sottopeso. I direttori delle strutture: hanno carenze fisiologiche

Ritornano gli scandali negli orfanotrofi. Siamo in Bielorussia dove almeno 100 bambini e adolescenti sono stati trovati in condizioni di fame e grave malnutrizione in alcuni orfanotrofi del paese, tra cui nella capitale Minsk. Proprio come nello scandalo degli orfani in Romania degli anni 90 l’incubo è tornato in Bielorussia e ha scatenato un’onda di sdegno nel paese, oltre che un’ inchiesta.

Tutto è iniziato quando una pediatra che operava presso uno degli istituti coinvolti ha invitato un giornalista a un evento di football di raccolta fondi per la causa della nutrizione dei bambini orfani, in particolare per quelli sottopeso. Così le foto di bambini e ragazzi di un orfanotrofio di Minsk, pubblicati sulla rivista Imena, letteralmente pelle e ossa hanno scioccato i cittadini bielorussi. Una ragazza di 20 anni pesava 11 chili e mezzo.


Da qui l’inchiesta. Procuratori e medici hanno rilevato bambini gravemente malnutriti, sull’orlo della fame da anni. Alcuni adolescenti pesavano non più di 15 chili. Gli investigatori hanno cercato di approfondire le cause che possono aver portato a una simile condizione di salute. L’accusa ha affermato che ci sono stati gravi negligenze da parte dei dirigenti delle strutture e molti direttori sono stati licenziati.

Da parte loro gli orfanotrofi implicati nella vicenda hanno replicato che le fragilità fisiche di molti bambini ospiti degli istituti erano causate da problemi fisiologici con cui erano nati.

“questi bambini non hanno mai camminato, sono sempre allettati, non hanno muscoli”, ha dichiarato la direttrice del Cherven orphanage, Ella Borisova. “le loro gambe sono come stuzzicadenti ricoperte di pelle”.

Ma queste risposte non eludono il fatto che i bambini semplicemente non venissero nutriti in modo sano e normale. Spesso perché mancano i soldi. Alexy Momotov, un pediatra delle strutture ha anche cercato di raccogliere fondi attraverso appelli su facebook, organizzando eventi. Ma la sensibilità non è stata forte.

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