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giovedì 28 ottobre 2021

Siria: Onu, la guerra non è finita. Persone uccise, migliaia di detenuti, 12 milioni di sfollati soffrono la fame, 2% di vaccinati.

AnsaMed
La guerra in Siria continua nonostante molti Stati e analisti preferiscono considerare finito il conflitto: parole di Paulo Pinheiro, presidente della Commissione internazionale indipendente incaricata dall'Onu di far luce sulle violazioni umanitarie durante la guerra siriana.

In un discorso pronunciato nelle ultime ore di fronte ai membri della 3/a commissione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, riunitisi a New York, Pinheiro ha ricordato che in Siria si contano "diverse centinaia di migliaia di persone uccise", "decine di migliaia di detenuti", "più di 12 milioni di persone che soffrono di insicurezza alimentare" e "12 milioni di sfollati".

Nella sua relazione, Pinheiro ha detto: "molti Stati e analisti preferirebbero chiudere con il conflitto siriano. Il governo controlla oltre il 70% del Paese e il presidente Assad è stato rieletto. Ma la realtà è che la guerra contro il popolo siriano continua". "Mentre parliamo - ha proseguito - milioni di civili continuano a essere condannati alla guerra, al terrore e al dolore. Molti degli sfollati hanno visto le loro proprietà distrutte o sequestrate dal governo, da gruppi armati o gruppi terroristici".

"L'inverno sta arrivando di nuovo - ha aggiunto Pinheiro - portando il freddo pungente nelle loro tende improvvisate. I siriani ora affrontano una nuova ondata di pandemia e solo il 2,1% della popolazione è completamente vaccinata". 

Alla luce di questi dati, il presidente della commissione d'inchiesta afferma: "non è il momento di pensare che la Siria sia sicura per il ritorno a casa dei suoi rifugiati. Siamo invece assistendo a un aumento dei combattimenti e della violenza". Pinheiro cita a proposito l'escalation di violenze armate verificatesi dall'estate scorsa nel nord-ovest, nel sud, nel nord e nell'est del paese. "Centinaia di migliaia di siriani si svegliano ogni mattina, preoccupati per il destino e dove si trovano i propri cari scomparsi", ha affermato.

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