Doveva morire l'11 gennaio con l'eutanasia perché incapace di contenere i propri impulsi sessuali e per questo molto sofferente. E invece, a soli cinque giorni dal trattamento, i medici hanno deciso che lo stupratore seriale belga Frank Van Den Bleeken continuerà a vivere.

Le sorelle della vittima si erano opposte sostenendo che l'uomo sarebbe dovuto marcire in cella.
Van Den Bleeken aveva ammesso di non poter riuscire a contenere la violenza. "Se sarò rimesso in libertà mi comporterò allo stesso modo, sono un pericolo pubblico. Che cosa dovrò fare, stare seduto qui a marcire fino all'ultimo giorno della mia vita? Preferisco l'eutanasia", aveva dichiarato motivando la sua richiesta. Van Den Bleeken, che ora ha 52 anni, violentò e strangolo una 19enne nel 1989 in un bosco ad Anversa. La madre della vittima morì di crepacuore. L'eutanasia in Belgio è legale dal 2002 e nel 2013 c'è stato il record dei casi, 1.807.
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