Eseguita questa mattina la sentenza capitale comminata dal Tribunale intermedio di Dalian, città costiera della Cina settentrionale per un cittadino giapponese. Un’esecuzione collegata alla droga, probabilmente a contrabbando di anfetamine, ma senza che le autorità cinesi né quelle giapponesi abbiano diffuso dettagli.

Il ministero degli Esteri giapponese ha commentato confermando la politica di non ingerenza in questioni legali interne alla Repubblica popolare cinese, se adeguatamente motivate, ma ha segnalato come Tokyo segua con “un alto livello di interesse” l’esecuzione di propri cittadini nel paese con cui sono in corso contenziosi territoriali e che negli ultimi anni ha visto salire la tensione, alimentata insieme da eredità storiche e un crescente livello di nazionalismo.
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