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sabato 1 febbraio 2014

Spagna, a rischio i diritti sociali dei residenti irregolari

Il Referendum
Mariano Rajoy, Presidente del Governo spagnolo
«Sviluppi legislativi retrocedenti per l’accesso alla sanità nei confronti degli stranieri illegali presenti nel Paese». Con queste parole si è pronunciato mercoledì il Comitato Europeo dei Diritti Sociali del Consiglio d’Europa, che monitora la protezione dei diritti umani nei 47 Stati membri.

In quest’occasione sono state presentate le“Conclusions” sull’anno 2013, nelle quali è emerso che la Spagna, ma non solo, è regredita a livello di diritti sociali rispetto agli anni precedenti. Tra le motivazioni si configura l’iniziativa legislativa di negare l’accesso alla sanità ai residenti irregolari nel Paese, una decisione presa dal governo in carica di Mariano Rajoy, leader del Partido Popular, che contrasta l’obbligo per gli Stati membri di garantire assistenza sanitaria agli individui indipendentemente dal loro status e che aveva dato inizio a forti proteste nella capitale a fine 2012.

Già in precedenza, l’organizzazione regionale aveva denunciato che la crisi economica e le politiche di austerità stavano minando e deteriorando il rispetto dei diritti umani in Europa, specialmente in Albania, Moldavia, Ucraina, Georgia, Romania e Grecia. «La crisi economica non può essere un pretesto per restringere o negare l’accesso alla sanità», motiva il Comitato Europeo.

Anche l’Italia non rimane esclusa dalle critiche del Consiglio d’Europa. «L’Italia non ha dimostrato di aver adottato misure adeguate per combattere la povertà e l’esclusione sociale», riporta il Comitato, in relazione alle pensioni minime che risultano inadeguate e non sufficienti a garantire un livello di vita pari al resto della popolazione italiana.

«Molti governi europei stanno imponendo misure di austerità dimenticando i diritti umani, specialmente i diritti sociali ed economici più vulnerabili, il diritto di assicurare l’accesso alla giustizia e il diritto ad un equo trattamento», aveva denunciato a dicembre Nils Muižnieks, Commissario per i Diritti Umani presso il Consiglio d’Europa.

di Leonardo Sartori

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