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giovedì 1 ottobre 2020

Kazakhstan firma, presso l'ONU, il protocollo contro la pena di morte

ANSA
Il 23 settembre, presso la sede delle Nazioni Unite a New York, si è svolta la procedura di firma da parte del rappresentante permanente della Repubblica del Kazakhstan presso l'Onu Kairat Umarov del Secondo protocollo opzionale al Patto internazionale sui diritti civili e politici finalizzato all'abolizione della pena di morte. Lo comunica l'ambasciata del Kazakhstan in una nota.


Il documento è un riflesso delle riforme politiche effettuate in Kazakhstan in materia di protezioni dei diritti dei cittadini, con lo scopo di stabilire un dialogo permanente tra il Governo e la società per la costruzione di uno Stato armonioso", afferma l'ambasciata nel comunicato. "Questo era uno degli aspetti chiave del messaggio del presidente Tokaev pronunciato il 2 settembre 2019, finalizzato alla graduale e ponderata trasformazione politica del Paese attraverso la realizzazione del concetto di 'uno Stato che ascolta'. La firma del Secondo protocollo opzionale è la continuazione del percorso volto a restringere gradualmente il campo di applicazione della pena di morte e ad umanizzare la legislazione penale del Kazakhstan. 

L'uso della pena di morte nella Repubblica del Kazakhstan è stato completamente sospeso dal decreto del presidente della Repubblica del Kazakhstan del 17 dicembre 2003 che introduce una moratoria".

"Secondo la legislazione del Kazakhstan - prosegue il comunicato - il Secondo protocollo opzionale della convenzione internazionale sui diritti civili e politici è soggetto a ratifica obbligatoria da parte del Parlamento, poiché riguarda i diritti umani e le libertà civili e stabilisce anche regole diverse da quelle previste dalle leggi della Repubblica del Kazakhstan. Pertanto, questo trattato internazionale entrerà in vigore solo dopo la ratifica da parte del Parlamento kazako".

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