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giovedì 23 aprile 2015

"Migranti muoiono 53 volte di più dopo Mare Nostrum" Studio Amnesty: 900 morti 2015 contro 17 stesso periodo 2014

ANSAmedBruxelles- Lo stop all'operazione Mare Nostrum non ha fermato gli sbarchi, ma ha moltiplicato i morti.
Così Amnesty International nel rapporto "L'Europa affonda nella vergogna", presentato a Bruxelles in vista del vertice europeo.
Con Triton, l'operazione europea che ha sostituito quella italiana, "sono 900 le persone morte nei primi tre mesi e mezzo di quest'anno, contro le 17 dello stesso periodo del 2014 quando era in corso Mare Nostrum, vale a dire 53 volte in più. Inoltre, nel 2014, il tasso medio di mortalità era di 1 a 50, mentre nei primi tre mesi e mezzo del 2015, di 1 a 23".

La decisione di porre fine alla missione umanitaria di ricerca e salvataggio Mare Nostrum a fine 2014, "non ha avuto l'effetto deterrente che alcuni governi Ue avevano sperato. Ma se la fine di Mare Nostrum non ha portato a un calo di partenze può essere ragionevolmente collegata a un aumento di morti in mare", si spiega nel rapporto della Ong. 

Secondo lo studio, a fronte del moltiplicarsi dei morti nei primi tre mesi e mezzo (metà aprile) del 2015, sono stati 21.385 i migranti che hanno attraversato il Mediterraneo. Nello stesso periodo del 2014 erano stati 20.899. In una tavola comparativa del rapporto si evidenzia inoltre il minor numero di mezzi impiegati nell'operazione Triton (coordinata da Frontex, l'agenzia per il controllo delle frontiere), attualmente in corso, rispetto a Mare Nostrum. Se la missione della Marina militare italiana poteva contare su una nave anfibia, una o due fregate, dai due ai quattro pattugliatori di altura, fino a sei pattugliatori costieri, tre aerei, e sei elicotteri, Triton non ha navi anfibie, zero fregate, un solo pattugliatore d'altura, sei pattugliatori costieri, due aerei e un elicottero. Inoltre, se Mare Nostrum aveva un budget mensile di 9,5 milioni di euro, quella coordinata da Frontex oscilla tra 1,5 e 2,9 milioni di euro al mese. Alla luce dei dati Amnesty raccomanda che "i governi Ue lancino con urgenza un'operazione umanitaria multinazionale che abbia il mandato di salvare vite nel Mediterraneo, impiegando risorse navali e aeree, che sia commisurata ai trend dei flussi previsti, e che dovrebbe sorvegliare in alto mare, lungo le principali rotte migratorie".

E fino a quando questa operazione non sarà stata messa in piedi, affermano, "i governi Ue dovrebbero dotare l'Italia e Malta di sostegno logistico, permettendo loro di rafforzare la loro capacità di ricerca e salvataggio".

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