Il governo del Rwanda sta concludendo un accordo con il governo israeliano per ospitare sul suo territorio i migranti di origine africana che Israele intende espellere. A confermare la notizia, circolata sui media di recente, è stato lo stesso presidente ruandese Paul Kagame.

I migranti eritrei e sudanesi che Israele intende espellere sarebbero circa 50.000, ma la politica – definita da Tel Aviv di ‘rimpatri volontari’ – è stata criticata dalle organizzazioni internazionali per i diritti umani, anche perché il futuro di quanti vengono inviati in paesi diversi da quello d’origine non sarebbe garantito.
Un primo gruppo arrivato lo scorso anno a Kigali – ha riferito in effetti il quotidiano israeliano Haaretz – si è visto concedere solo un visto turistico della durata di 10 giorni e non asilo politico o un permesso di lavoro, come erano stati indotti a credere.
[DM]
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