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sabato 2 marzo 2019

Razzismo: corteo "People, prima le persone" a Milano, per i diritti contro la politica della paura

Ansa
"Una grande iniziativa pubblica per dire che vogliamo un mondo che metta al centro le persone. La politica della paura e la cultura della discriminazione viene sistematicamente perseguita per alimentare l'odio e creare cittadini e cittadine di serie A e di serie B. Per noi, invece, il nemico è la diseguaglianza, lo sfruttamento, la condizione di precarietà".


Questo l'appello di 'People - prima le persone', la manifestazione per i diritti che si tiene oggi a Milano promossa da 30 realtà, dall'Arci ai sindacati alle organizzazioni antirazziste, cui hanno aderito oltre 1000 associazioni.

"Inclusione, pari opportunità e una democrazia reale per un Paese senza discriminazioni, senza muri, senza barriere" sono i motivi - come si legge nell'appello - per cui è stata promossa questa mobilitazione nazionale. Ma anche "perché crediamo che la buona politica debba essere fondata sull'affermazione dei diritti umani, sociali e civili. Perché pensiamo che le differenze - legate al genere, all'etnia, alla condizione sociale, alla religione, all'orientamento sessuale, alla nazione di provenienza e persino alla salute, non debbano mai diventare un'occasione per creare nuove persone da segregare, nemici da perseguire e ghettizzare o individui da emarginare. Noi siamo per i diritti e per l'inclusione. Noi siamo antirazzisti, antifascisti e convinti che la diversità sia un valore e una ricchezza culturale".



"E nel ribadire Prima le Persone diciamo che - si legge ancora - servono, in Italia e in Europa, politiche sociali nuove ed efficaci, per il lavoro, per la casa, per i diritti delle donne, per la scuola e a tutela delle persone con disabilità. Noi ci battiamo per il riscatto dei più deboli e per scelte radicalmente diverse da quelle compiute sino a oggi in materia di immigrazione, politiche di inclusione, lotta alle diseguaglianze e alla povertà".


Il sindaco, Giuseppe sala, ieri ha tenuto a precisare che quella di oggi "non sarà" una piazza anti Salvini. Sarà letta come la si vuole leggere - ha rilevato - , ma per me non sarà così - ha detto a margine del congresso di LegaCoop Lombardia -. Per me questa manifestazione è un modo per sottolineare quella che è la mia linea politica e devo dire che posso essere accusato di tutto ma non di portare avanti idee diverse da quelle che avevo promesso in campagna elettorale. E' un altro modo per ricordare quello che voglio che Milano sia, finché prevarranno le mie idee bene, nel momento in cui prevarranno quelle di qualcuno d'altro questa è la democrazia".

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