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venerdì 15 marzo 2019

Canada - Due italiani in fuga dalle cosche mafiose chiedono asilo in Canada ma vengono espulsi

Il Valore Italiano
Toronto. Da quasi un mese stiamo seguendo la vicenda dei Demitri, una famiglia italiana costretta a fuggire all’estero perché minacciati dalla Sacra Corona Unita e costretti da maggio scorso a fuggire dalle autorità canadesi per via del decreto di espulsione emesso nei loro confronti. I coniugi hanno deciso di raccontare la loro storia per la prima volta ad un quotidiano canadese, il National Post.
“È strano quando cerchi di nasconderti da un pubblico ufficiale invece che da criminale, perché ti aspetteresti di nasconderti dai cattivi. Ora, i cattivi sono diventati quelli che dovrebbero essere i buoni“- così ha esordito la Signora Demitri, madre di quattro figli, che insieme al marito, ha cercato di ottenere la cittadinanza canadese richiedendo lo status di rifugiati nel 2013.

I Demitri, una coppia di 40 anni circa, hanno deciso di uscire dal nascondiglio per raccontare la loro drammatica storia. Durante il viaggio che li ha portati al luogo dell’intervista si sono camuffati al fine di risultare irriconoscibili, una consuetudine a cui sono costretti da molto tempo: lui cambia regolarmente barbe, baffi, diverse acconciature e sfoggia spesso tatuaggi finti. Lei indossa parrucche, sciarpe e occhiali da sole sempre differenti. Entrambi adottano di volta in volta una serie di “nomi fantasiosi”, come amano definirli. “Ogni volta che incontriamo una persona dobbiamo appuntarci il nome utilizzato e la parrucca indossata” – ha proseguito la donna – “questo è ciò che siamo costretti a fare da quasi sei anni a questa parte“.


Carlo Saccomando 


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