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mercoledì 24 luglio 2019

Roma - Sgombero di Primavalle - Il bambino con i libri. Foto simbolo del futuro rubato ai bambini più fragili

Linkiesta
Guardatela sino a stamparvela nella testa, la foto del bambino sgomberato, che se ne va con una pila di libri in mano. È lo specchio dell’Italia di oggi, che odia la cultura, se la prende coi più deboli e ha distrutto ogni ascensore sociale.

ANSA/Massimo Percossi

Non serve FaceApp per vedere come sarà l’Italia da vecchia. Basta una fotografia, quella scattata da Massimo Percossi dell’Ansa durante lo sgombero dell’ex istituto agrario di via Cardinal Capranica, a Roma, nel quartiere di Primavalle

La foto la conoscete, l’avrete vista centomila volta, solo ieri, ma dovreste continuare a guardarla fino a stamparvela nel cervello: ritrae un bambino di sette, otto anni appena, che esce dall’edificio occupato reggendo una pila di libri tra le mani, sotto lo sguardo di un poliziotto. 

Quel bambino è tra gli 80 e più minori che abitavano lì, che frequentavano la scuola del quartiere, che pur in una situazione di illegalità - di cui non aveva responsabilità né colpa - aveva trovato un suo posto nel mondo, un futuro possibile fatto di sapere e cultura.

Non sono un vezzo, quei libri, per il bambino di Primavalle. Sono l’unica possibilità di salvezza, l’unica via per emanciparsi dall’indigenza e dalla marginalità. L’unica legale, perlomeno. 

E lo sono anche per noi, quei libri nelle mani di quel bambino: l’unica speranza di ridare vita a un Paese morto, di far ripartire quell’ascensore sociale che è precondizione di ogni crescita e di ogni benessere, l’unica strada per costruire un po’ di futuro, anziché subirlo. 

E che il bambino abbia tratti somatici da italiano autoctono o da italiano di seconda generazione, o da straniero, sinceramente non ci interessa nulla: per noi è solo un bambino coi libri, il bene più prezioso che abbiamo, cui viene impedito di studiare.

Fonte: Likiesta

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