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giovedì 7 novembre 2013

Roma - Carcere Rebibbia - Reparto per detenuti comuni usato come centro clinico - Situazione drammatica

ANSA
Roma - "Il piano terra del reparto G 11 del carcere romano di Rebibbia Nuovo Complesso e', di fatto, utilizzato come Centro Clinico senza averne le caratteristiche tecniche e strutturali e senza, soprattutto la presenza di personale medico e paramedico adeguato". 

E' in sintesi il senso della lettera inviata dal Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni al capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria (Dap), Giovanni Tamburino. Allegata alla lettera la copia delle denunce firmate di 10 detenuti del reparto sulle gravi condizioni logistiche e sanitarie. Tra loro, invalidi al 100%, poliomielitici, diabetici, amputati con protesi, infartuati plurimi, alcuni dei quali in sedia a rotelle, costretti a stare in celle sovraffollate anche 24 ore al giorno.

"Il G 11 e' un reparto di Rebibbia N.C. destinato ad ospitare i cosiddetti detenuti comuni - si legge in un comunicato del Garante -. Organizzato su tre piani, ognuno dei quali diviso in tre bracci, ospita attualmente oltre 500 detenuti. I problemi di carattere logistico e sanitario sono cominciati circa un anno fa quando, con l'avvio dei lavori di ristrutturazione del Centro Clinico di Regina Coeli, buona parte dei detenuti malati li' ricoverati sono stati trasferiti a Rebibbia e qui, per ospitarli, e' stato adattato a Centro Clinico il piano terra del G 11".

"Trattandosi di una soluzione di ripiego - ha detto il Garante Marroni - la situazione e' rapidamente degenerata diventando, oggi, drammatica. Il reparto non ha le condizioni strutturali per ospitare detenuti affetti dalle piu' disparate patologie e con scarse o nulle capacita' deambulatorie. 

Celle e servizi non sono adeguati per ospitare persone disabili. Mancano le carrozzine ed ogni altro supporto per cui non e' infrequente che i detenuti siano costretti a stare tutto il giorno in cella.

La presenza sanitaria e' insufficiente a gestire una situazione del genere e moltissimi detenuti denunciano di non essere seguiti dalla sanita' di reparto. E' per questo che abbiamo chiesto un intervento urgente del Capo del Dap. Quelle che abbiamo segnalato sono tutte persone affette da patologie gravi, che avrebbero bisogno di ben altra attenzione; rispetto a cio' 
torna utile il dibattito sviluppato in questi giorni sul caso Ligresti, da parte del Ministro Cancellieri che ha posto all'attenzione nazionale le difficili condizioni di vita dimolti detenuti"

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