Pagine

giovedì 29 ottobre 2015

Turchia: presidente imbavaglia ogni voce dell'opposizione, dopo le Tv, chiusi anche due quotidiani anti-Erdogan

Julie News
Ankara (Turchia) - Non si chiude l'uso della forza da parte del Presidente turco Recep Tayyip Erdogan per silenziare ogni voce dell'opposizione. E così, dopo aver chiuso mercoledì due Tv, ieri è toccato a due quotidiani considerati vicini alle opposizioni. La scusa utilizzata è stata la stessa usata per le TV: appartengono ad un gruppo di media e di ong che appoggiano e finanziano una cellula terroristica. 

E così ieri sera la Polizia è entrata nelle sedi dei quotidiani Bugun e Millet, impedendo ai giornalisti di lavorare e di far uscire nelle edicole i quotidiani. I dirigenti sono stati cacciati e al loro posto sono stati messi due amministratori nominati dal Tribunale. Il che non dice nulla sulla loro neutralità: dopo il repulisti fatto da Erdogan tra i magistrati che indagavano sul figlio e sui suoi ministri, ormai nessun magistrato osa dirgli di no per paura di fare la stessa fine.

Ormai della libertà di stampa in Turchia non rimane un gran che. Ed è significativa questa foto, che viene postata da tutti i giornali occidentali: la tessera di uno dei giornalisti sporca del sangue del proprietario, picchiato dalla Polizia durante l'incursione in una delle due Tv. I giornalisti hanno cercato di difendere il loro posto di lavoro, ma hanno potuto far poco contro i gas lacrimogeni.

Adesso l'unica domanda è: riuscirà la censura imposta da Erdogan con la violenta a fargli raggiungere quel 60% di voti che gli servono per trasformare la Costituzione da laica a fortemente religiosa?

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.