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giovedì 12 novembre 2020

Migranti, Open Arms: almeno 6 vittime in naufragio tra cui un bambino di 6 mesi. Soccorsi in 100 in acqua in Mediterraneo centrale

AnsaMed
Aggrappati ai galleggianti nel tentativo di salvarsi: il gommone sui cui stavano cercando di attraversare il Mediterraneo non ha retto, forse, il peso dei tanti che erano a bordo. In sei hanno perso la vita, inghiotti dalle onde, compresa una bimba di soli 6 mesi.

Il salvataggio in mare dei migranti - Open Arms - 10/11/2020

"Stiamo terminando il soccorso delle circa 100 persone che sono finite in acqua dopo che si è sfondato il fondo del gommone su cui si trovavano da un paio di giorni" dice in un video il presidente di Open Arms italia, Riccardo Gatti sottolineando che in questo momento la Ong sta operando "da sola. Possiamo contare solo sui nostri mezzi, che sono 2 lance rapide e sei soccorritori".

La Ong ha diffuso un video in cui si vedono decine di migranti in mare, la maggior parte attaccati a quel che resta del gommone su cui viaggiavano e con indosso il giubbotto di salvataggio. Altre sono invece appoggiati a due grandi galleggianti di salvataggio lanciati in acqua dai soccorritori mentre alcuni, più isolati, sono distanti qualche decina di metri dai resti dell'imbarcazione.

I volontari di Open Arms stanno operando con due Rhib, i gommoni di salvataggio utilizzati proprio per raggiungere più velocemente possibile le imbarcazioni dei migranti in difficoltà ed effettuare i soccorsi in mare.

Il numero delle vittime totali "ancora non lo sappiamo, stiamo andando avanti con i soccorsi" prosegue Gatti, che poi aggiunge: questo ennesimo naufragio "dimostra come sia necessaria prima di tutto un'operazione congiunta in mare da parte dei governi dell'Unione europea e l'apertura di corridoi umanitari".

Testimoni oculare dell'ennesima tragedia sono stati i volontari di Open Arms, l'unica nave umanitaria impegnata in questo momento nell'attività di ricerca e soccorso dei migranti che fuggono dalla Libia e che già nella giornata di ieri aveva soccorso altri 88 disperati. La segnalazione di un gommone in difficoltà è arrivata alla Ong spagnola in mattinata da parte di uno dei velivoli di Frontex. L'imbarcazione, dice la Guardia Costiera italiana, era in area Sar di responsabilità libica e la Ong è stata contattata in quanto "mezzo più utilmente impiegabile al momento".

Una volta raggiunto il punto indicato, però, i volontari si sono trovati di fronte una "complicatissima operazione di soccorso": il gommone, dice infatti Open Arms, con a bordo circa cento persone tra le quali alcuni bambini e donne incinte, "aveva ceduto e le persone erano già tutte in acqua, prive di salvagente e di dispositivi di sicurezza". Secondo la Guardia Costiera il cedimento è avvenuto durante le operazioni di soccorso.

Un altro soccorso in mare oggi per Open Arms. La ong informa di aver prestato soccorso a "un'altra imbarcazione con 65 persone a bordo". Open arms aveva stamani tratto in salvo i superstiti di un naufragio nel Mediterraneo. Tra le vittime, anche un bambino di sei mesi, e non una bimba come si era appreso in un primo momento, che si chiamava Joseph e veniva dalla Guinea.

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