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sabato 28 marzo 2020

Coronavirus - Bergamo - Il gesto del fruttivendolo Sameh: “Dieci anni fa mi avete accolto, ora vi regalo i miei prodotti”

La Repubblica
Nel Bergamasco l'emigrato egiziano espone fuori dal suo negozio ceste di frutta e verdura che chiunque può prendere gratis.

Bergamo - Le ceste di frutta e verdura sono lì sul tavolo, ananas, mele, arance, pomodori, zucchine, melanzane: sono macchie di colore e di speranza, e il messaggio positivo di Sameh diventa una vitamina che fa bene all'anima. 

Nella valle di lacrime bergamasca c'è una bella storia. L'ha scritta, con il suo gesto nobile, Sameh Ayad, 34 anni, fruttivendolo egiziano di Canonica d'Adda. Da qualche giorno Sameh ha deciso di regalare i prodotti del suo negozio a chiunque abbia bisogno: ha messo un tavolo fuori dalla bottega con sopra ceste di frutta e verdura. Chi vuole passa e prende. 

All'esterno del negozio ha appeso un cartello: 
"Dieci anni fa mi avete accolto, ora voglio dirvi grazie. Andrà tutto bene! Se avete bisogno prendete gratis la frutta e la verdura che trovate su questo tavolo". 
Una bella risposta agli haters sovranisti che in questi giorni, dopo avere detto per anni che gli immigrati ci portano malattie, adesso infestano la rete e i social augurandosi che ci siano più contagi tra gli immigrati. Sameh, bergamasco adottivo, rimette le cose al loro posto: con la sua iniziativa dimostra che la migliore arma contro il coronavirus è la solidarietà, aiutarsi gli uni con gli altri, tendere la mano.

"Mi sento in debito con Bergamo - racconta a BergamoNews - per come sono stato accolto nel 2010. Ero senza lavoro e in cerca di fortuna, questa terra è stata generosa con me e io voglio esserlo coi bergamaschi in questo momento di grande sofferenza. Spero, nel mio piccolo, di poter aiutare le persone a stare un po' meglio"

Dice Sameh che in questi giorni tante persone stanno usufruendo del suo servizio: frutta e verdura gratis, lì, a portata di mano, senza intasare pericolosamente i supermercati. "In poche ore tutti i prodotti finiscono, andrò avanti a metterli a disposizione della gente fino a quando questa emergenza sarà finita". 

Prima pizzaiolo, poi commesso in un negozio di frutta a verdura a Fara Gera D'Adda, poi l'apertura dell'attività in proprio. Adesso che gli abitanti di Canonica lo ringraziano e plaudono alla sua idea, Sameh dice che il suo prossimo sogno è quello di portare in Italia moglie e figlie. "Abbiamo avviato le pratiche. Spero che questa guerra contro il virus finisca presto e che possano raggiungermi qui".

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