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giovedì 3 ottobre 2019

#3ottobre - Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione. Non dimentichiamo la strage di Lampedusa del 2013

Osservatorio Diritti
Sono passati sei anni da quel 3 ottobre 2013, quando al largo dell’Isola dei Conigli, a Lampedusa, nel tentativo di trovare una vita migliore, intorno alle 4.30 del mattino morirono 366 migranti.


Una vera e propria strage, che portò il Parlamento, il 21 marzo del 2016, su proposta del Comitato Tre Ottobre, nato proprio a seguito del naufragio, a istituire la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. Che, appunto, si celebra il 3 ottobre.


La legge n. 45 del 2016, entrata in vigore il 16 aprile successivo, con cui è stata istituita la ricorrenza ne spiega la motivazione all’articolo 1:
«Al fine di conservare e di rinnovare la memoria di quanti hanno perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro Paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria».
Cos’è la giornata in memoria delle vittime dell’immigrazionePer questa sesta edizione (la giornata di commemorazione esiste dal 2014), sono tante le iniziative che il Comitato Tre ottobre ha messo in campo per non dimenticare le vittime.
Sull’isola di Lampedusa, dal 30 settembre al 3 ottobre sono arrivati oltre 200 studentiprovenienti da più di 60 scuole di 20 Paesi europei. 

Il progetto a capo di tutto, “P(r)onti per l’accoglienza“, ha messo in piedi iniziative tra cui eventi teatrali, musicali e soprattutto formativi: gli studenti sono stati coinvolti in workshop su temi come la tratta di esseri umani, i minori stranieri non accompagnati, i rifugiati e in alcuni di questi incontri hanno potuto conoscere i sopravvissuti alla tragedia del 2013.

E oggi, 3 ottobre, sull’isola si tiene la consueta marcia da Piazza Castello verso la Porta d’Europa che vede il coinvolgimento delle istituzioni, dei superstiti, dei familiari delle vittime degli studenti e della comunità locale.

La giornata nazionale della Memoria e dell’Accoglienza – così viene chiamata – è anche legata a una campagna di sensibilizzazione dal titolo #siamosullastessabarca, che ha l’obiettivo, a prescindere dalle ricorrenza annuale,
«di informare correttamente sulle tematiche migratorie e favorire la partecipazione attiva dell’opinione pubblica e in particolare modo delle nuove generazioni, al fine di stimolarle a diventare il motore di un cambiamento duraturo, attraverso il dialogo e la condivisione con l’altro»,
come spiegano i membri del Comitato.


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