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martedì 31 maggio 2016

Tragedia migranti - Il volontario che culla il neonato annegato

Avvenire
"Se non vogliamo vedere immagini del genere dobbiamo smettere di provocarle": dietro queste parole c'è la ragione della scelta di Sea Watch, organizzazione umanitaria tedesca, di diffondere la foto di un piccolo migrante senza vita stretto tra le braccia di un soccorritore.
Il volontario Martin tiene tra le braccia il piccolo corpo del bambino appena trovato morto in mare
Di questo bambino non si sa ancora nulla. A differenza di Aylan Kurdi, il piccolo siriano ritratto la scorsa estate esanime sulla spiaggia turca di Bodrum, il nuovo possibile emblema della stagione dei viaggi della speranza appena cominciata non ha un nome. In realtà non se ne conosce neanche il sesso e non si è ancora del tutto certi della sorte toccata ai genitori. Di sicuro c'è che, nonostante il suo corpo sia stato recuperato venerdì scorso, l'operatore che lo ha trovato ha deciso di divulgare l'immagine solo oggi.

Nel fermo immagine tratto da un video girato da Christian Buettner per la tv Eikon Nord, c'è Martin - il volontario non ha voluto dare il suo cognome, ma si sa che è padre di tre figli e fa il terapista musicale - che culla un bimbo stringendolo al petto. Dall'immagine è addirittura impossibile stabilire se sia morto o meno. Martin racconta di averlo trovato in acqua "come una bambola con le braccia distese". "Ho preso l'avambraccio del bambino e ho avvicinato subito il corpo in modo protettivo alle mie braccia, come se fosse ancora vivo. Ho cominciato a cantare per confortarmi e per cercare di esprimere in qualche modo questo momento incomprensibile, straziante. Aveva le braccia aperte con le dita minuscole all'aria, il sole illuminava i suoi occhi chiari, amichevoli ma fissi. Solo sei ore fa questo bambino era vivo ".

Secondo i dati diffusi dall'Acnur ieri, sono dai 700 ai 1.000 i migranti morti nel tentativo di attraversare il Canale di Sicilia. Assieme alla foto, l'organizzazione tedesca Sea Watch ha diffuso anche un'invito all'Europa: garantire a queste persone un passaggio sicuro e legale in modo da interrompere il traffico di uomini ed evitare altre tragedie.

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