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martedì 12 febbraio 2013

Afghanistan: Human Rights Watch; tredicenne subisce violenza sessuale, messo in carcere

Un ragazzino afghano di 13 anni ha subito violenze sessuali da due uomini adulti, ma è stato condannato ad un anno di galera: è la denuncia dell’organizzazione per la difesa dei diritti umani, Human Rights Watch, che ha rivolto un appello alle autorità afghane affinché lo liberino subito e puniscano i suoi aggressori. 
Il terribile episodio è avvenuto a settembre ma è venuto alla luce soltanto di recente. Il ragazzino, che è stato accusato di aver avuto rapporti con i due adulti in un parco, è stato condannato ad ottobre. “Quando un uomo ha un rapporto sessuale con un bambino di 13 anni, il bambino è vittima di violenza. Non è un criminale”, ha denunciato Brad Adams, direttore di Hrw per l’Asia, aggiungendo che il governo afghano non avrebbe mai dovuto “danneggiare la vittima per la seconda volta”. 
Secondo l’organizzazione, anche i due adulti sono stati arrestati e condannati ma le loro pene non sono note. Un procuratore afghano ha giustificato la condanna dichiarando che il ragazzino era “consenziente”. In Afghanistan la pederastia viene punita con una pena che va dai cinque ai 15 anni di galera, condanna che può essere inflitta in presenza di tutti i rapporti che avvengono fuori dal matrimonio. 
Lo stupro è riconosciuto come un crimine solo dal 2009 e riguarda soltanto le donne o le ragazze vittime di abusi. E spesso capita che le donne che denunciano violenze sessuali finiscano in carcere al posto dei loro aggressori.

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