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domenica 3 febbraio 2013

Medio Oriente: 4.750 i palestinesi nelle carceri israeliane, 198 i minorenni, 1.400 i malati


Fonte: Infopal 
Dati ufficiali, diffusi dal Dipartimento di Statistica presso il ministero degli Affari dei detenuti di Ramallah, rivelano che il numero dei palestinesi detenuti nelle carceri israeliane è salito nel mese di gennaio, raggiungendo 4750 prigionieri. Secondo il rapporto, la stragrande maggioranza dei detenuti, l’82,5%, proviene dalla Cisgiordania, mentre il 9,6% viene dalla Striscia di Gaza, e i restanti provengono da Gerusalemme e dai territori palestinesi del ‘48. I detenuti in questione sono distribuiti su 17 carceri e centri di detenzione israeliani.
La relazione ha reso noto che 186 prigionieri sono sottoposti alla detenzione amministrativa (senza accusa né processo). 12 sono donne, tra cui figura Lina al-Jarboni, dai territori de l’48, detenuta da undici anni. Oltre a 198 ragazzi di età inferiore ai diciotto anni, di cui 25 hanno meno di sedici anni. Sempre secondo i dati ufficiali, tra i detenuti figurano 12 membri del Consiglio legislativo palestinese, oltre a tre ex ministri e decine di insegnanti, leader politici, accademici e professionisti.
Condizioni disumane. Il rapporto ha avvertito sul “crescente numero di prigionieri malati (arrivato a quasi 1400) affetti da varie malattie dovute, principalmente alle difficili condizioni di detenzione, ai maltrattamenti e alla malnutrizione. Tutti i detenuti in questione non ricevono le cure necessarie, e ancor più grave è il fatto che decine di loro soffrono di disabilità motorie, deficit mentali e cognitivi, oltre a malattie gravi e croniche come quelle cardiovascolari, i tumori, l’insufficienza renale e la paraplegia”.
La relazione ha riferito che 18 palestinesi sono detenuti in modo permanente nella cosiddetta clinica carceraria di Ramle, alcuni di loro non sono nemmeno autosufficienti, mentre l’amministrazione carceraria continua ad ignorare le loro esigenze.
Il rapporto ha anche sottolineato che il numero dei “prigionieri veterani”, un termine che si riferisce ai palestinesi detenuti prima degli accordi di Oslo e la nascita dell’Autorità palestinese (Anp), il 4 maggio 1994, è diminuito, raggiungendo 107 alla fine di gennaio, dopo la liberazione di Jihad Ubaidi, di Gerusalemme e Ahmed Arda dal villaggio di Arraba (Jenin), dopo aver scontato le loro condanne, a 25 e a 20 anni rispettivamente.
I dati dimostrano che tra i veterani, 71 sono detenuti da più di vent’anni, e vengono definiti “i decani dei prigionieri”. Mentre il numero dei “Generali della pazienza”, un altro termine con cui i palestinesi chiamano i detenuti da più di un quarto di secolo, ha raggiunto 24, tra cui Karim Younes, dal villaggio di ‘Arara nei territori del ‘48, detenuto da più di trenta anni e considerato il decano di tutti i prigionieri palestinesi.

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