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giovedì 21 maggio 2020

Caso Malta, l'Italia si muove per i 101 migranti dirottati e la "Strage di pasquetta" con 12 naufraghi lasciati morire

Avvenire
Il dirottamento del barcone con 101 migranti da Malta verso l’Italia finirà nell’inchiesta del tribunale de La Valletta sulla “Strage di Pasquetta”. L’operazione cominciata nelle acque territoriali dell’isola, rivelata ieri da Avvenire, sta provocando forti reazioni nella politica maltese come in quella italiana, che registra numerose interrogazioni parlamentari da maggioranza e opposizione.
Lo sbarco dei 101 migranti “dirottati” da Malta a Pozzallo - LaPresse
Ieri tre familiari dei 12 migranti lasciati morire in mare mentre 51 superstiti venivano segretamente rispediti in Libia, hanno depositato una “protesta giudiziaria” contro il premier laburista Robert Abela. 

Nel motivare il ricorso per il mancato soccorso – il capo del governo è indagato con il vertvivai delle Forze armate – i legali hanno spiegato al giudice Joe Mifsud che l’operato degli squadroni navali nei giorni in cui venivano segnalati quattro barconi in pericolo è stato «illegale e pericoloso», come dimostra la ricostruzione e le immagini pubblicate ieri. 

I giornali maltesi hanno commentato con toni amari il comportamento dei militari, da sempre considerati come un intoccabile simbolo nazionale. Il Tribunale potrebbe convocare già nelle prossime ore l’equipaggio del pattugliatore “P02” intervenuto l’11 aprile e che avrebbe condotto l’intera operazione, compresa la sostituzione del motore in avaria per consentire al barcone con 101 persone di raggiungere la Sicilia il giorno successivo.

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