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venerdì 13 febbraio 2015

Una colletta per far ripartire Mare Nostrum La proposta della Comunità di Sant'Egidio mobilita le ONG

Avvenire
Se lo Stato non finanzia più il salvataggio dei migranti in mare, la Comunità di Sant'Egidio lancia una grande colletta nazionale per far ripartire l'operazione che ha salvato decine di migliaia di vite. L'atroce tragedia mobilita il mondo dell'associazionismo e delle ong, che invoca compatto la ripresa di Mare Nostrum, come chiedono assieme anche Caritas e Migrantes.


«Lanceremo una raccolta di fondi a livello nazionale per ripristinare Mare Nostrum dichiara il presidente di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo - visto che lo Stato dice di non avere soldi. Una grande gara di solidarietà, nella quale anche lo Stato italiano e l'Ue dovrebbero fare la loro parte». 

Per il fondatore Andrea Riccardi «L'Europa deve farsi carico di ciò», ma questo «non può esimere l'Italia» che «non può soltanto attendere un segnale da Bruxelles».
L'Ufficio nazionale comunicazioni sociali della Cei fa sapere che «l'ennesima tragedia del mare ha nuovamente confermato l'inadeguatezza dell'operazione Triton» e che «Caritas Italiana e Fondazione Cei Migrantes, insieme alle ong Ai.bi, Arnnesty Intemational Italia, Centro Astalli, Emergency, Intersos, Save the Children e Terres des Hommes hanno chiesto con un comunicato congiunto un reale cambio di rotta nelle politiche sull'immigrazione: occorre aprire immediatamente canali sicuri e legali d'accesso in Europa».
«Lampedusa è prima di tutto terra europea - commenta il presidente del Centro Astalli padre Camillo Ripamonti - ma l'Europa non ha risposto al grido di un'umanità umiliata e calpestata da guerre e persecuzioni». Per il superiore generale della Congregazione Scalabriniana padre Alessandro Gazzola «chi vive nelle periferie non rimane più a guardare la propria vita dissolversi e compie scelte disperate».
Alla vicepresidente della commissione europea Federica Mogherini lanciano un appello comune Arci, Cgil, Uil e Libera, chiedendo «l'attivazione di canali d'ingresso regolari consentendo ai profughi di rivolgersi agli Stati e non ai trafficanti», e al premier Matteo Renzi di «riattivare Mare Nostrum in attesa che l'Ue modifichi le sue politiche».
Per Amnesty International «gli stati membri dell'Ue devono smetterla di nascondere la testa sotto la sabbia». «L'inerzia del governo italiano e della Ue è inaccettabile» anche per Save the Children che lancia una campagna su Twitter con l'ashtag #WhyAgain, perché di nuovo. «Tutti i bambini hanno diritto alla protezione - afferma l'Unicef - e più che mai quelli che fuggono da situazioni disperate». «Triton non è all'altezza e Mare Nostrum ha lasciato un vuoto significativo», denuncia l'Oim . Msf sottolinea «l'assoluta necessità del soccorso in mare perché non esistono alternative legali per raggiungere l'Europa»

Luca Liverani

Adnkronos
"Lanceremo l'idea di una raccolta di fondi a livello nazionale per ripristinare la missione 'Mare Nostrum', visto che lo Stato dice di non avere i soldi". E' l'impegno che annuncia all'AdnKronos il presidente della Comunità di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo, invocando, dopo l'ultima tragedia del mare che ha provocato oltre 300 morti, "una grande gara di solidarietà, nella quale anche lo Stato italiano e l'Unione Europea dovrebbero fare la loro parte".

"Bisognerà trovare tutti i modi, anche non istituzionali, per riuscire a sostenere un'operazione che ha salvato la vita a migliaia di persone. E' da quando era stata ipotizzata la fine di 'Mare Nostrum' - ricorda il presidente della 'Onu di Trastevere' - che noi sottolineiamo prima la necessità di mantenerla e ora quella di ripristinarla. Ma non ci hanno dato ascolto, anche a causa della situazione economica che purtroppo prevale sulle relazioni umane".

Impagliazzo esprime "la solidarietà della Comunità di Sant'Egidio a tutte le famiglie delle vittime: quest'ultima tragedia ci dimostra la sofferenza dei popoli africani e mediorientali che, nonostante le condizioni proibitive del mare, cercano in ogni modo di raggiungere le nostre coste, scappando da situazioni drammatiche".

Ricordando che "si parla di cifre non stratosferiche, pari a circa 100 milioni di euro l'anno ovvero 9 milioni al mese", il presidente della Comunità di Sant'Egidio precisa la sua idea: "Si raccolgano fondi e risorse a livello nazionale, per ripristinare la missione Mare Nostrum. Un po' come, ad esempio, si fa di fronte a calamità naturali e ad altri tragici eventi", spiega Marco Impagliazzo.

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