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domenica 2 ottobre 2016

3 ottobre - Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione

Blog Diritti Umani - Human Rights
Si celebra la Prima Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione nell’anniversario di quel 3 ottobre di tre anni fa in cui si consumò nel Canale di Sicilia, al largo di Lampedusa, una delle più gravi stragi di migranti costata la vita a 368 persone che su una "carretta" del mare speravano una vita migliore. 

I 386 migranti morti di Lampedusa il 3 ottobre 2103
Non si fermano le tragedie di migranti in mare: 
L’UNHCR stima che siano 4.176 le persone morte o disperse nel Mediterraneo nell’ultimo anno. In media, 11 tra uomini, donne e bambini sono morti ogni giorno negli ultimi dodici mesi.

Nei primi otto mesi del 2016 – sempre secondo l’UNHCR - circa 281.740 persone hanno tentato la pericolosa traversata in mare verso l’Europa. Il numero di rifugiati e migranti in arrivo in Grecia è considerevolmente diminuito a seguito dell’attuazione dell’accordo tra Unione Europea e Turchia e della chiusura della cosiddetta rotta balcanica, passando dagli oltre 67.000 arrivi di gennaio ai 3.437 di agosto. 

Il numero di arrivi in Italia è rimasto sostanzialmente stabile con circa 115.000 rifugiati e migranti sbarcati nel paese alla fine di agosto, in linea con i 116.000 arrivi registrati nello stesso periodo dello scorso anno.

Il cambiamento principale, tuttavia, riguarda il numero delle vittime. Dall’inizio del 2016 una persona ogni 42 che hanno tentato la traversata dal Nord Africa verso l’Italia ha perso la vita, rispetto al dato di 1 ogni 52 dello scorso anno. 

A fronte di questi dati, il 2016 risulta ad oggi l’anno col tasso di mortalità più alto mai registrato nel Mediterraneo centrale. Le probabilità di perdere la vita lungo la rotta che dalla Libia porta all’Italia sono dieci volte superiori a quelle che si corrono tentando la traversata dalla Turchia alla Grecia.

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