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mercoledì 20 aprile 2016

Giappone - Com'è la vita di Iwao Hakamada (80 anni), innocente dopo 46 anni nel braccio della morte

Blog Diritti Umani - Human Rights
Cosa vorresti essere come se avessi speso l'ultimo mezzo secolo della tua vita isolato in una piccola stanza, senza sapere se avessi finito la tua giornata ancora vivo?


Iwao fa una passeggiata con sua sorella Hideko
Questa è la domanda Kim Sungwoong in un nuovo documentario sulla ex pugile professionista giapponese Iwao Hakamada, che è stato condannato a morte nel 1968 per un omicidio. E' stato nel braccio della morte per quasi 46 anni - un record mondiale - prima del suo rilascio nel 2014.

Nel 1966 è avvenuta una strage in una casa. Due mesi più tardi, Iwao confessa il delitto ed è stato arrestato. Ma quando il caso ha raggiunto la corte ha subito ritrattato la sua confessione, affermando che era stato costretto alla confessione dopo lunghi periodi di tortura.

Secondo i suoi avvocati, Iwao è stato interrogato per 264 ore, più di 23 giorni. Altre prove della colpevolezza di Iwao si erano mostrate traballanti.

Diversi appelli per un nuovo processo sono stati negati, ma una volta che Norimichi Kumamoto - uno dei giudici che originariamente avevano condannato Iwao - ha iniziato a sostenere la sua innocenza, la lotta per la revisione del suo processo ha preso slancio, e nel 2014 è stato finalmente concesso un nuovo processo. E' stata dimostrata la sua innocenza ed è stato rilasciato dalla prigione.

Ormai il danno alla vita di Iwao era già stato fatto. Soffriva di psicosi istituzionale già parecchi anni prima del suo rilascio. Questo è stato senza dubbio il risultato del metodo disumano del Giappone di trattenere i detenuti nel braccio della morte in isolamento, in celle minuscole, senza alcun preavviso della loro data di esecuzione.
Al suo rilascio, Iwao è stato preso sotto la cura di sua sorella, Hideko Hakamada, di 83 anni, che aveva sostenuto che il fratello era innocente fin dal suo arresto.

Colpisce l'attuale grave situazione di Iwao. Cammina di continuo in cerchio nel piccolo appartamento di Hideko apparentemente ignaro dell'esistenza di altre persone. Egli sembra aver perso il senso di chi è, dicendo di se di essere Dio, il capo di tutte le società, o un imperatore imbattuto.

La pena disumana subita ormai ha avuto conseguenze irreversibili e gravi sulla psiche di Iwao.

ES

Fonte:VICE



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