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mercoledì 14 ottobre 2020

La Norvegia, che non è membro della UE, sanziona Polonia e Ungheria per il mancato rispetto dei diritti umani

Il Post
La Norvegia ha un’idea precisa su diritti umani e stato di diritto - Continua a tagliare le sovvenzioni a Polonia e Ungheria, due paesi semi-autoritari, e si mostra più efficace dell'Unione Europea che per ora ne sta solo discutendo

La prima ministra norvegese Erna Solberg (EPA/Valda Kalnina)

Negli ultimi mesi la Norvegia ha preso una serie di iniziative per sanzionare due paesi membri dell’Unione Europea – Ungheria e Polonia – a causa delle loro ripetute violazioni dei diritti umani e dello stato di diritto. Il governo norvegese, che dal 2013 è guidato da Erna Solberg, del Partito Conservatore, ha sospeso l’erogazione di milioni di euro di sovvenzioni, provocando effetti molto più rilevanti ed estesi di quelli prodotti finora dalle iniziative dell’Unione Europea, a quanto pare non altrettanto efficaci.

La Norvegia non è membro dell’Unione Europea, ma fa parte del mercato unico grazie all’accordo sullo spazio economico europeo (SEE, che include i paesi dell’Unione, Islanda, Liechtenstein e Norvegia), che ha tra i suoi obiettivi quello di ridurre le disparità economiche in tutto il SEE. Attraverso il sistema delle sovvenzioni del SEE e della Norvegia, il governo norvegese dà ingenti somme di denaro a quindici paesi membri dell’Unione economicamente più deboli, tra cui Ungheria e Polonia. 

Negli ultimi anni, però, il governo norvegese è diventato sempre più esigente per quanto riguarda gli standard richiesti sui diritti umani e sullo stato di diritto per accedere ai fondi erogati: «a volte è andato anche oltre la stessa Unione Europea», ha scritto Politico.




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