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martedì 27 marzo 2018

Australia: in piazza per migliori trattamenti per i migranti

L'Indro
La dura linea politica è stata molto contestata e criticata anche a livello internazionale


Migliaia di persone hanno preso parte a manifestazioni in Australia, chiedendo un trattamento migliore per i migranti e richiedenti asilo. L’ Australia trasferisce quasi 19.000 rifugiati all’anno. Ma le Nazioni Unite hanno criticato le linee di condotta del Paese tese per scoraggiare coloro che fuggono dai loro paesi a cercare una nuova vita in Australia.
La dura linea politica australiana è stata molto contestata e criticata anche a livello internazionale: le regole australiane prevedono che i migranti irregolari soccorsi in mare debbano trovare accoglienza in isole territorialmente appartenenti ad altri Paesi, con lo scopo di dissuadere gli immigrati dal pagare i trafficanti e iniziare viaggi in mare pericolosi per raggiungere l’Australia. 


Il Piano per l’immigrazione, in vigore nel settembre 2012, che si aggiunge all’Immigration Act del 1958 (che dispone l’obbligo per l’ufficio immigrati di respingere tutti coloro ai quali non viene concesso lo status di rifugiato), prevede il ricovero in strutture esterne al territorio australiano in attesa che le richieste di asilo vengano esaminate e, in caso di esito positivo, venga accordato un permesso di residenza atto a consentire l’ingresso legale nel Paese.

Nel settembre 2013 il governo conservatore di Tony Abbot aveva imposto la chiusura delle frontiere a chi arrivava illegalmente via mare. «Pensano di poter indurci a lasciarli arrivare in Australia, ma non ci faremo mettere sotto pressione, su questo voglio essere molto chiaro. Il mio governo garantisce la sicurezza e l’integrità dei nostri confini» ha dichiarato il presidente australiano Malcolm Turnbull

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