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sabato 29 novembre 2014

Australia: per l'Unhcr la detenzione di bambini richiedenti asilo viola il diritto internazionale

La Presse
È possibile che l'Australia violi il diritto internazionale, con la detenzione di bambini richiedenti asilo. Questo l'avvertimento dell'Unhcr (Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati), che ha fatto appello a Canberra e ad altri Paesi affinché mettano fine alla politica e offrano alloggi ai minorenni richiedenti asilo.
Si stima che attualmente siano detenuti in Australia oltre 600 bambini migranti arrivati nel Paese via mare, ha riferito ad Abc Radio un rappresentante dell'Unhcr, Thomas Vargas, aggiungendo che il trattamento riservato dalle autorità ai bambini è inumano.

"Chiediamo a tutti i governi nel mondo - ha detto Vargas - di non usare i bambini come pedine per risolvere un problema che, tra l'altro, non sarà risolto con un approccio unilaterale. Il posto dei bambini non è in carcere ed è chiaro ai sensi del diritto internazionale che gli Stati non dovrebbero detenerli. Non è umanitario ed è anche illegale secondo il diritto internazionale". Il ministro dell'Immigrazione australiano, Scott Morrison, ha affermato tuttavia che Canberra sta facendo tutto il possibile per proteggere i bambini detenuti.

Il ministro ha riferito inoltre che il governo federale sta preparando un piano a lungo termine per mettere fine alla detenzione di tutti i minorenni richiedenti asilo. Il numero dei bambini detenuti, ha detto Morrison, è stato ridotto di quasi il 50% in tutto il Paese e tutti i minorenni saranno rilasciati "quando sarà approvata la legge attualmente al vaglio del Parlamento". Intanto un gruppo di celebrità australiane, tra cui l'attore Bryan Brown e l'ex capitano della squadra di cricket Ian Chappell, hanno lanciato una campagna per mettere fine alla detenzione dei bambini.

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