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venerdì 21 luglio 2017

Russia - Testimoni di Geova fuorilegge. 175 mila persone rischiamo condanne fino a 10 anni

Blog Diritti Umani - Human Rights
Non entrando nel merito della fede professata dai Testimoni di Geova, considerare un reato esercitare un credo religioso con la possibilità di comminare pene fino a 10 anni di carcere è un fatto inquietante che merita di essere messo in risalto.
La libertà religiosa è un diritto che non può essere violato anche se, come in questo caso,  gode dell'appoggio della grande maggioranza della gente e dei vertici di potere del Paese.

TPI
Circa 175mila persone rischiano l’arresto e condanne fino a 10 anni, se sorpresi a professare la propria fede o fare proselitismo



La Corte suprema russa ha confermato la sentenza con cui aveva bollato come estremista l’organizzazione religiosa dei Testimoni di Geova e l’aveva dichiarata fuorilegge.

Nell’aprile 2017, la stessa corte aveva accolto una richiesta del ministero della Giustizia russo e aveva vietato all’organizzazione religiosa ogni attività in Russia, ordinandone il sequestro dei beni a favore dello Stato.

Così, 175mila persone rischiano l’arresto e condanne fino a 10 anni, se sorpresi a professare la propria fede o fare proselitismo.

Nel paese erede dell’Urss i seguaci di Geova sono presenti fin dall’epoca zarista. Da Lenin a Stalin sono stati perseguitati insieme ad altre fedi definite anti-sovietiche.

Oggi la fede anti-trinitaria nata negli Stati Uniti nel 1870 è vittima della controversa legge federale russa sull’estremismo religioso, di fatto equiparandola a movimenti come Isis o al-Qaeda.

“La libertà di religione in Russia è finita. È una situazione molto triste per il nostro paese”, ha dichiarato Yaroslav Sivulskiy, il portavoce dell’organizzazione religiosa in Russia.

La decisione non ha fatto scandalo nel paese, secondo un sondaggio del centro demoscopico Levada infatti, il 79 per cento dei russi è a favore del divieto imposto ai testimoni di Geova.

Sivulskiy ha confermato che i Testimoni di Geova si rivolgeranno ora alla Corte europea dei diritti dell’uomo. I giudici di Strasburgo già nel 2010 bocciarono la decisione di una corte penale di Mosca di vietare le attività dell’organizzazione religiosa nella capitale russa.

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