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lunedì 20 giugno 2016

Una delegazione di Sant'Egidio al Congresso contro la pena di morte di Oslo

Blog - Città per la Vita
La Comunità di Sant'Egidio partecipa al VI Congresso Mondiale Contro la Pena di Morte con una delegazione da Italia, Congo, Belgio, Spagna, Germania e Indonesia.


Quest'anno L'Associazione francese Ensemble Contre la Peine de Mort invita ad Oslo per il 6° evento di World Congress Against the Death Penalty che avrà luogo presso la Opera House di Oslo tra il 21 e il 23 giugno 2016.
Sono 1500 le persone iscritte, provenienti da oltre 80 paesi del mondo, tra loro 20 ministri, 200 diplomatici, parlamentari, accademici, avvocati, associazioni e membri della società civile.

Sant'Egidio porterà il suo contributo presentando il proprio modo di lavorare e di fare rete attraverso l'iniziativa "Città per la vita " e con il metodo adottato con i Congressi Internazionali dei Ministri della Giustizia.
Nell'intervista a Radio Vaticana Carlo Santoro spiega come la campagna “Cities for Life” promossa dalla Comunità di Sant’Egidio nel 2002 sia riuscita a portare diverse città internazionali a muoversi in rete per sostenere l’abolizione della pena di morte. La definisce una "globalizzazione della speranza" che permette alle città, ma anche alla società civile, alle Chiese locali e ad altre religioni, di unirsi alla campagna per abolizione della pena di morte.

Molti passi sono stati fatti negli ultimi 30 anni e molto si deve anche alla campagna "Cities for Life - Cities against the death penalty". E’ un’iniziativa straordinaria che negli anni ha riunito amministrazioni locali e società civili di ogni parte del mondo. Assieme alla Giornata Mondiale che si celebra ogni 10 ottobre, è la più estesa mobilitazione mondiale dell’anno contro la pena capitale, e oggi coinvolge più di 2000 città tra cui 80 capitali. 

La Giornata Internazionale “Città per la Vita, Città contro la pena di morte”, si celebra ogni 30 novembre su iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, in ricordo dell’anniversario della prima abolizione per legge della pena capitale decisa da uno stato europeo, il Granducato di Toscana, nel 1786.
Nel pomeriggio del 23 giugno tra le 18 e le 19,30 la cerimonia di chiusura si terrà presso la sede del Comune di Oslo, lo spazio sarà dedicato particolarmente alla campagna Cities for Life alla presenza del Sindaco di Parigi e di alcuni Sindaci italiani per rappresentare il paese che nel 1786 per primo ha abolito la pena capitale.

Per quanto riguarda i Congressi dei Ministri della Giustizia, che sono ormai alla nona edizione e il cui titolo è “Non c’è giustizia senza vita”, a questi incontri prendono parte paesi abolizionisti e mantenitori. Il metodo è quello del confronto costruttivo. La struttura del Congresso prevede una parte pubblica e una privata, che permette di affrontare più approfonditamente le questioni della giustizia. Interessante la presenza nelle diverse edizioni di Ministri di Paesi come lo Sri Lanka, Vietnam, Cambogia, Mongolia, Zimbabwe, Senegal, Mozambico, Sudafrica, Centrafrica, Guinea, Bissau, Rwanda, Burundi, Niger, Filippine, Indonesia, Lesotho, Capoverde, Kenya, Somalia, Congo, Salvador, Costa Rica, Panama, Principe…
Notevoli i passi avanti grazie alla realizzazione di questi incontri, come le affermazioni abolizioniste del Vice Presidente dello Zimbabwe, la partecipazione fino alla decisione di abolire la pena capitale da parte del Presidente della Mongolia, l'interesse a questi processi da parte del Vietnam, la posizione dello Sri Lanka, che dopo essersi astenuto dal voto per la moratoria afferma che voterà a favore nel 2016, la Guinea che si dice decisa ad avviare le politiche per abolire definitivamente la pena capitale.
Si tratta di strategie e azioni animate dall’interesse per l’essere umano, superano le leggi del diritto e dei sani principi, che non vi vengono eliminati, ma perfezionati.

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