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martedì 3 novembre 2015

Migliaia di cubani verso gli USA prima che cambi la legge che li riconosce esuli

Blue Win
Una vera e propria migrazione quella che dall’ottobre del 2014 alla fine di agosto di quest’anno hanno compiuto i cubani arrivati negli Usa passando per il Messico. Secondo il U.S. Customs and Border Protection sono stati oltre 27.400. I numeri sono cresciuti a tal punto negli ultimi mesi che gli attivisti per la difesa dei diritti umani in Messico parlano di “crisi migratoria”.

Centinaia di immigrati cubani attraversano il fiume Rio Suchiate in 

Guatemala in gruppi di dieci, dodici persone per raggiungere il Messico. 
Come mai, proprio adesso che le relazioni tra l’isola caraibica e Washington sono riprese, si assiste a un tale fenomeno? I cubani fuggono dal loro Paese perché temono che, da un momento all’altro, venga eliminata la legge che consente loro di entrare negli Stati Uniti e di essere considerati come esuli. Così centinaia di immigrati cubani continuano ad arrivare sul fiume Rio Suchiate dalla città di confine di Tecun Uman, in Guatemala, per raggiungere il Messico a Ciudad Hidalgo, nello stato del Chiapas. Attraversano il fiume in gruppi di dieci, dodici persone, a bordo di zattere costruite con il compensato, per un prezzo pari a meno di due dollari. Sono famiglie, spesso con bambini, e la maggior parte è diretta nel sud della Florida dove esiste una grande comunità di esuli cubani. Fino a quando la legge non cambierà.

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