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giovedì 13 giugno 2013

Carcere - Bozza decreto Cancellieri, liberazione anticipata, custodia cautelare, lavori pubblica utilitá.

ANSA
Lo sconto di pena per la liberazione anticipata passa da 45 a 60 giorni per ogni semestre di pena scontata. Riduzione della pena per chi in custodia cautelare, abbia da scontare non oltre 3 anni. Lavoro di pubblica utilità per i tossicodipendenti.

Popolazione carceraria che dovrebbe diminuire di 3.500, 4.000 persone. Sono alcune delle misure del decreto carceri all’esame del prossimo Cdm. Sconto pena maggiore per liberazione anticipata da 45 a 60 giorni per ogni semestre di pena scontata.

Liberazione anticipata per chi in custodia cautelare ha una pena residua non oltre i 3 anni. Lavoro di pubblica utilità per i tossicodipendenti. Sono alcune delle misure del decreto carceri contenute in una bozza diffusa dall’Ansa e che andrà al prossimo Cdm. Attraverso meccanismi sia in entrata, che in uscita, l’intervento normativo dovrebbe ridurre la popolazione carceraria di 3.500-4.000 persone, secondo le prime stime.

La versione del decreto in possesso dell’Ansa è stata revisionata il 9 giugno e si compone di sei articoli. Si tratta quindi di un pacchetto di misure-tampone piuttosto agili per affrontare l’emergenza del sovraffollamento delle carceri, che rischia di diventare come sempre più intenso durante l’estate, ma che in generale rappresenta uno degli ambiti che necessitano misure urgenti, anche per le richieste di riportare la situazione dentro gli standard comunitari e internazionali che arrivano dall’Europa.

Il decreto agisce apportando modifiche e aggiunte a diverse norme: l’art. 656 del codice di procedura penale sull’esecuzione delle pene detentive, con ricadute anche sulle disposizioni sulla detenzione domiciliare; la legge sul lavoro all’esterno dei detenuti; il testo unico sulla droga nella parte relativa alla repressione degli illeciti. Una delle misure chiave, prevista nell’articolo 2 del decreto legge, riguarda lo sconto di pena ai fini della liberazione anticipata per i detenuti che danno prova di partecipare all’opera di rieducazione: una detrazione che sale da 45 a 60 giorni per ogni semestre di pena scontato. Una misura accompagnata da una disposizione transitoria all’art. 4 congegnata per evitare generalizzazioni ed effetti più estesi del necessario.

Tra le altre novità, si prevede che quando la pena residua da scontare, computando le detrazioni per buona condotta, non superi i 3 anni, o i 6 per i reati commessi da tossicodipendenti, il pm “trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza” perché provveda “senza ritardo con ordinanza” alla riduzione della pena. Quando questo stesso quadro riguardi la custodia cautelare, si prevede che il pm “trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per la decisione sulla liberazione anticipata”.

Inoltre, scatta la possibilità di sospendere l’esecuzione della pena nei casi di detenzione domiciliare in cui la pena non superi i 4 anni. Viene ampliata la possibilità di estendere l’assegnazione di detenuti ad attività in favore della collettività, prevedendo che specifiche categorie di detenuti non pericolosi “possono essere assegnati a titolo volontario all’esecuzione di progetti di pubblica utilità”, in base a “programma aggiornati con frequenza semestrale e trasmessi al magistrato di sorveglianza”. E si allargano le ipotesi di lavoro di pubblica utilità prevista per detenuti tossicodipendenti, ad eccezione di coloro condannati per i reati più gravi.

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