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mercoledì 2 ottobre 2013

Iran: 22 detenuti sono stati giustiziati, il numero delle esecuzioni dopo le elezioni sale a 201

www.ncr-iran.org
Dal 24 al 26 settembre, contemporaneamente alla partecipazione del presidente dei mullah Rouhani all'Assemblea Generale dell'ONU e alle sue assurde sceneggiate a New York, i boia del disumano regime clericale hanno giustiziato 22 detenuti, fra i quali 4 donne, in varie città dell'Iran. 

Quindi, il numero delle esecuzioni registrate dopo le elezioni farsa è salito a 201. Migliaia di altri prigionieri si trovano nei bracci della morte. Il 25 settembre, 14 detenuti sono stati giustiziati, in due gruppi di rispettivamente otto e sei, nelle prigioni di Orumiyeh e Gohardasht. Tre dei giustiziati a Orumiyeh erano donne. Era donna anche una delle persone giustiziate a Gohardasht, impiccata dopo essere stata detenuta per 10 anni.

Altri otto detenuti sono stati giustiziati nella prigione di Kerman il 24 e il 26 settembre (come riportato dall'agenzia informativa "Mehr", affiliata al Ministero dell'Intelligence, il 26 settembre). Inoltre, un detenuto è stato impiccato nella prigione Vakilabad di Mashhad il 23 settembre. Pochi giorni prima, tre detenuti, Khorsheed Mohammadi, Sahand-ali Mozaffari e Farokh Yekani, erano stati impiccati nella prigione di Orumiyeh.

In un'ulteriore atrocità, i boia del regime nella prigione di Zahedan hanno impiccato il corpo di Ahmad Issa Zehi, di 23 anni, che era già morto per attacco cardiaco prima dell'esecuzione, per intensificare attraverso questo atto l'atmosfera di terrore.

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