Il responsabile per i diritti umani delle Nazioni Unite, l'alto commissario Navi Pillay, ha condannato oggi l'uso di " routine" della tortura sui detenuti in Siria, presentando un nuovo rapporto che evidenzia rapimenti, pestaggi e dolorose estrazioni di denti ed unghie sulle vittime.
"Gli elementi in nostro possesso confermano che la tortura è routinaria in carceri e luoghi di detenzione siriani e che viene usata anche da gruppi armati" , ha detto Pillay. " In presenza di un conflitto armato - ha aggiunto - l'uso della tortura costituisce un crimine di guerra. Quando viene usata in maniera sistematica, così come confermato in Siria, diventa un crimine contro l'umanità" .Il rapporto dell'Onu si basa sulle testimonianze di 38 detenuti sopravvissuti alle torture che hanno dettagliato violenze sistematiche su uomini, donne e bambini nel paese. " Le forze governative ed i gruppi armati che stanno agendo nel conflitto siriano - ha precisato l'alto commissario Onu - devono urgentemente interrompere le torture e rilasciare tutti coloro che sono detenuti in maniera illegale ed arbitraria senza il rispetto degli standard internazionali sui diritti umani" .
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