La Corte suprema dell'Ohio, negli Stati Uniti, ha deciso di ascoltare il caso di Romell Broom, unico uomo a essere scampato all'iniezione letale mentre era già sul lettino e che sostiene che sarebbe sottoposto a una punizione ingiusta se venisse nuovamente messo a morte.
"Qualunque tentativo di uccidere Broom per una seconda volta costituirà necessariamente la ripetizione di almeno una parte del dolore che ha già provato e che può essere inflitto una sola volta, perciò eseguire la condanna a morte equivarrebbe a punirlo due volte per lo stesso reato", affermano gli avvocati del detenuto. L'esecuzione di Broom, nel 2009, venne fermata dall'allora governatore Ted Strickland dopo che gli addetti all'iniezione tentarono senza successo per due ore di trovare una vena.
Il detenuto sostiene di avere subito almeno 18 tentativi di iniezione in quel periodo di tempo, fatto che gli procurò un dolore tale da farlo scoppiare in lacrime e urla. L'appello in sede federale di Broom è al momento sospeso, in attesa del verdetto della Corte suprema dello Stato. Dal giorno della tentata esecuzione, Broom è tornato nel braccio della morte, senza che venisse stabilita una nuova data per l'iniezione letale. Un caso del 1947 potrebbe costituire un precedente nel caso di Broom.
Il detenuto sostiene di avere subito almeno 18 tentativi di iniezione in quel periodo di tempo, fatto che gli procurò un dolore tale da farlo scoppiare in lacrime e urla. L'appello in sede federale di Broom è al momento sospeso, in attesa del verdetto della Corte suprema dello Stato. Dal giorno della tentata esecuzione, Broom è tornato nel braccio della morte, senza che venisse stabilita una nuova data per l'iniezione letale. Un caso del 1947 potrebbe costituire un precedente nel caso di Broom.
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